PATRIZIO TRAVAGLI
nato Firenze nel 1972 ed è cresciuto a Mercatale tra le colline di Chianti. Si è laureato all’Accademia di Belle Arti di Firenze nel 1993.
Nel 1992 inizia l’attività espositiva, ancora studente dell’Accademia.
Dal 1999 arrivano i primi riconoscimenti tra i quali il 2° premio al concorso Torino Incontra l’Arte e il premio della giuria al concorso TargettiArtLight.
La prima mostra in un museo arriva nel 2002 presso il Centre for Contemporary Art Ujazdowski Castle di Varsavia dove espone ufficialmente per la prima volta l’opera Aleph – Omaggio a Lene Hau, opera da cui si sviluppa il lavoro sulla luce di Travagli.Successivamente i suoi lavori sono stati esposti in luoghi di interesse internazionale tra i quali il Chelsea Art Museum di New York, il Museo Zoologico “La Specola” di Firenze, il Museo MAK di Vienna ed il Museo dell’Architettura MUAV di Mosca. L’opera Warped Passages, commissionata per la prima edizione di Art Dubai nel 2007 e installata nel DIFC centro finanziario della città, è stata successivamente riproposta nel Castello Sforzesco di Milano e nell’Arsenale di Venezia in occasione della 12° Biennale di Architettura di Venezia.
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Dopo aver esposto nella Qaitbay Citadel, di Alessandria, nel Museo Vittoria Colonna di Pescara, nella Kunstlerhaus di Solothurn, Het Wilde Weten di Rotterdam, Stadt Galerie e Kunstmuseum di Berna, arrivano gli inviti alla Biennale di Parigi ed alla 12° International Cairo Biennale.
La ricerca Bulk è stata presentata alla 54° Biennale di Venezia e l’opera Aleph -Figli d’Italia è stata esposta presso il MUDI – Spedale degli Innocenti di Firenze nello stesso anno.
Nel 2013 presenta una installazione nella Fondazione Gervasuti per la 55° Biennale di Venezia.
In qualità di illuminotecnico ha progettato allestimenti temporanei per le mostre di Paolo Conte all’Ex Aurum di Pescara e nel Palazzo Ducale di Urbino e la mostra Figli d’Italia presso il MUDI - Spedale Degli Innocenti di Firenze per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia.
Suo è il progetto dell’illuminazione permanente del Museo Nazionale degli Alpini di Biella.
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